Come arrivare
Da nord. In treno: scendere alla stazione di Fano. Il centro storico dista circa 600 metri. In auto: uscire al casello di Fano della A14 e seguire le indicazioni per Fano centro.
Da sud. In treno: scendere alla stazione di Fano. Il centro storico dista circa 600 metri. In auto: uscire al casello di Fano della A14 e seguire le indicazioni per Fano centro.
Dal centro. In treno: provenendo da Roma scendere alla stazione di Falconara o di Pesaro e prendere una coincidenza per Fano. Scendere alla stazione di Fano. In auto: percorrendo da Roma l’A24, si prosegue sulla A14 direzione Bologna; uscire al casello di Fano della A14. In alternativa, da Roma si prende la via Flaminia per il valico della Scheggia percorrendo la superstrada E45 via Perugia. Dalla E45 uscire a Umbertide, proseguire per Gubbio e prendere la direzione Fano.
I luoghi del festival
Mediateca Montanari – MeMo
L’edificio che oggi ospita la Mediateca Montanari, è stato progettato dall’architetto Giuseppe Balducci, riusando i materiali provenienti dalla demolizione del convento di San Filippo che si trovava in quell’area.
La sua realizzazione, in stile “eclettico” tipico dell’epoca, durò dal 1899 fino al 1903.
L’edificio dagli inizi del Novecento fino al 1998 ha ospitato la scuola elementare intitolata a Luigi Rossi. Quando la scuola è stata chiusa, gli spazi hanno ospitato mostre d’arte, dall’Accolta dei quindici alla mostra su Giacomo Torelli. Terminati i lavori di ristrutturazione, la Mediateca Montanari è stata inaugurata il 10 luglio 2010. L’edificio ha mantenuto intatta la struttura scolastica originaria organizzata in ampie aule e corridoi che ospitano oggi le collezioni della biblioteca. Il restauro è stato pensato per privilegiare la conservazione e la valorizzazione delle testimonianze storiche passate. Il progetto ha infatti garantito la conservazione del precedente edificio scolastico, la valorizzazione del sito archeologico e la realizzazione di una nuova biblioteca.
La sala realizzata sotto l’atrio è usata per le conferenze e come punto di documentazione archeologica per le scolaresche ed i turisti che partecipano al percorso di Fano Romana. Nella sala Ipogea sono visibili le colonne appartenenti al peristilio, libere dal terreno circostante e dalla galleria in cui erano racchiuse.
Sala Pedinotti di Palazzo Martinozzi
Edificio di epoca rinascimentale situato nel cuore del Centro Storico della città di Fano.
Eretto dal nobile Francesco Martinozzi a partire dal 1564, fu edificato dopo l’abbattimento dell’antica chiesa di S. Maurizio, della quale vennero utilizzate le murature esistenti di cui restano tuttora tracce evidenti, come un’interessante croce romanica in pietra.
A delimitare lo spigolo posteriore di nord-est dell’edificio, sopravvive la zona inferiore di un’antica casa-torre medioevale (la cosiddetta Torre di S. Elena, antica casa-torre medioevale riutilizzata come campanile della scomparsa chiesa di S. Croce (vulgo S. Elena).
Una pura e semplice ipotesi che non trova alcun riscontro nei documenti è l’attribuzione del disegno della bella facciata a Jacopo Sansovino: facciata che solo nel 1937 ha potuto emergere in tutta la sua severa monumentalità in seguito all’apertura del piazzale degli Avveduti. Attraverso il nudo androne voltato a botte si accede al portico che caratterizza il lato d’ingresso del raccolto cortile con due pilastri cruciformi che fanno da sostegno alle arcate delle tre campate a crociera. Tutto il resto risulta purtroppo rifatto in seguito ai danni recati al fabbricato dai bombardamenti del 1944.
Ben conservati sono i locali sotterranei (da poco recuperati per attività culturali), caratterizzati da robuste volte a mattoni e con accesso separato da via Arco d’Augusto. L’iscrizione posta sulla facciata ricorda che della nobile famiglia Martinozzi fece parte quella Laura (figlia del conte Girolamo e di Margherita Mazzarino sorella del celebre cardinale) che, andata sposa al duca Alfonso d’Este nel 1655, diede i natali a Beatrice, consorte di Giacomo II Stuart re d’Inghilterra.
La Famiglia Pedinotti, oggi proprietaria dell’edificio, ha deciso di affidare in comodato gratuito alla Confcommercio di Pesaro e Urbino la meravigliosa Sala Convegni del Palazzo, che è stata per anni la sede di tante iniziative e manifestazioni promosse dal compianto Commendatore Giancarlo Pedinotti, Presidente provinciale di Confcommercio dal 1999 al giugno 2011 e prematuramente scomparso il 12 luglio 2011.
Teatro della Fortuna
L’attuale teatro, a cui fa da facciata l’antico Palazzo del Podestà fondato nel 1299, fu eretto su progetto dell’architetto modenese Luigi Poletti tra il 1845 e il 1863 sostituendo l’antico celebre teatro omonimo eretto dal famoso scenografo e scenotecnico fanese Giacomo Torelli tra il 1665 e il 1677.
Il teatro è stato chiuso per dichiarata inagibilità nel 1839 e successivamente abbattuto. L’odierno teatro fu gravemente danneggiato nel corso della seconda guerra mondiale (estate del 1944) dal crollo dell’adiacente torre civica e da spezzoni incendiari caduti sul tetto della sala.
Solo dopo cinquantaquattro anni dalla sua forzata chiusura, nella primavera del 1998, il teatro è stato riaperto al pubblico, dopo le lunghe e complesse operazioni di restauro e ristrutturazione che ne hanno preservato l’antico aspetto pur rinnovandone tutti gli impianti e le attrezzature tecniche, culminando con la nascita della Fondazione Teatro della Fortuna.