Letteraria on the side – Vi racconto una storia

Per ringraziare e salutare quanti hanno donato nella campagna di crowdfunding e presentare la IX edizione del premio, l’Associazione Letteraria ha organizzato un incontro presso la Memo Mediateca Montanari sabato 15 gennaio 2022.

L’incontro è stato aperto dall’ Assessore alle biblioteche Samuele Mascarin che ha ricordato che, nonostante le difficoltà, l’Associazione Letteraria ha lavorato affinché il Premio continuasse a vivere. L’essersi potuti incontrare segna una piccola ma importante vittoria – continua l’assessore – guardando a questo 2022 che si apre e alla IX edizione del Premio che ci accompagnerà durante i prossimi mesi, essendo uno degli appuntamenti culturali più significativi della città di Fano.

Hanno partecipato all’incontro tre autori marchigiani: Gianluca Antoni, Matteo Cellini e Giulia Corsalini, che, con il loro contributo, rappresentano la ricchezza letteraria della nostra regione e che ci hanno raccontato gli scrittori, le pagine e i libri che hanno fatto di loro gli scrittori che sono.

Invitiamo quanti ci hanno seguiti finora a continuare a farlo, affinché il Premio possa continuare a crescere e consolidarsi.

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L’America attraverso i racconti e la chitarra di Seba Pezzani

“Che personaggio! Ho bevuto ogni sua parola. Fantastico!” Con queste parole uno spettatore ha salutato gli organizzatori dopo l’incontro con Seba Pezzani presso il Chiostro Santa Caterina a Fano.

Ed è stato proprio così. Una performance fatta di racconti e musica che ha accompagnato tutti attraverso le strade dell’America delle grandi metropoli e dei posti più sperduti e sconosciuti. Seba Pezzani ha voluto condividere le sue esperienze raccontate nel libro USA & Getta e il resoconto del suo incontro con Joe Lansdale, contaminandolo con le splendide note della sua chitarra e confessando che il suo amore per l’America è partito da Liverpool e da quattro ragazzi che hanno fatto la storia della musica, ma anche da un musicista che poi è stato il primo a vincere un Nobel per la letteratura grazie ai testi poetici delle sue canzoni.

Un pomeriggio ricco di spunti di riflessione su molti aspetti e contraddizioni, che fanno dell’America un luogo estremamente vario e tutto da scoprire attraverso la lettura, la musica e, perché no, qualche viaggio on the road, magari percorrendo la Route 66.

Seba Pezzani al Fano Jazz by the sea. Americrazy: pazzi di pazza America

Anche quest’anno l’ Associazione Letteraria torna al Fano Jazz by the sea con Seba Pezzani, che ci condurrà in un percorso tra campi di cotone e foreste impenetrabili, bassifondi pericolosi e casette immacolate, nell’America più autentica: quella delle canzoni e dei grandi scrittori.

Oltre ad essere un bravissimo traduttore di cui ricordiamo, tra gli altri, la versione italiana di Margine di fuoco di John Smolens e di Il giorno dei giorni dello stesso autore, Seba Pezzani è autore di Usa & getta, in uscita a luglio 2021. L’autore, nel suo viaggio on the road del 2005 attraverso le strade interne dell’America, ha annotato alla fine di ogni giornata le sue riflessioni, nell’intento di comprendere meglio un paese che ama profondamente. Oggi, a distanza di oltre quindici anni, ci restituisce questi capitoli ricchi di preziose informazioni e di forti stimoli che ci portano a sognare quello sconfinato paese che sono gli Stati Uniti d’America.

L’appuntamento per Narrazioni in jazz è al Chiostro di Santa Teresa in Corso Matteotti (davanti Acqua & Sapone), domenica 25 luglio 2021 alle ore 18.30.

#iorestoacasa: Fano Jazz Network e Premio Letteraria invitano all’ascolto e alla lettura (5)

#5 NARRAZIONI IN JAZZ 📚🎷
(al tempo del virus)
#iorestoacasa, ascolto jazz e leggo.

I brani musicali sono scelti da Adriano Pedini (direttore artistico Fano Jazz Network), le letture abbinate selezionate da Maura Maioli (direttrice artistica di Premio e Giornate di Letteraria).

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🎷 ORNETTE COLEMAN
Free Jazz (1961)
https://youtu.be/iPDzlSda8P8

Il titolo del disco diede il nome all’allora nascente movimento free jazz, un tipo di musica libera, completamente al di fuori degli schemi. L’album è stato definito da Chris Kelsey come uno dei venti dischi essenziali del free jazz. L’opera servì come ispirazione e punto di partenza per lo sviluppo del movimento “free” e fu di enorme importanza per i successivi gruppi free jazz. Il free jazz è parallelo al sorgere delle grandi battaglie razziali di Martin Luther King e, soprattutto, di Malcolm : il Black Power sarà sempre un marchio distintivo dei musicisti “free”. Il genere ha rivestito e riveste, perciò, una grande valenza sociale. La copertina originale dell’LP riportava una riproduzione del dipinto del 1954 di Jackson Pollock (White Light).

📚 HARPER LEE
Il buio oltre la siepe
Commento di Maura Maioli

Pubblicato nel 1960, anno come questo bisesto, ma meno funesto. Questo il criterio di scelta, ma non solo. La scrittrice, avendo creato un capolavoro, ha saggiamente pensato di non pubblicare più nulla. Il titolo spero non sia letto come una macabra ironia: Il buio oltre la siepe di Harper Lee. Anche perché scavalcata la siepe si scopre che il buio non fa paura. Non posso che rimandarvi al film con Gregory Peck, indimenticabile Atticus Finch, e con la partecipazione nel ruolo di Boo Radley di un giovanissimo, quasi irriconoscibile, Robert Duvall. 

L’arringa finale su YouTube, con la voce imprevedibilmente profonda di Peck: https://bit.ly/2Y5YAtm

#FanoJazz #Letteraria #NarrazioniJazz

#iorestoacasa: Fano Jazz Network e Premio Letteraria invitano all’ascolto e alla lettura (4)

#4 NARRAZIONI IN JAZZ 📚🎷
(al tempo del virus)
#iorestoacasa, ascolto jazz e leggo.

I brani musicali sono scelti da Adriano Pedini (Direttore Artistico Fano Jazz Network), le letture abbinate selezionate da Maura Maioli (Direttrice artistica di Premio e Giornate di Letteraria).

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🎷 MAX ROACH
Percussion Bitter Sweet (1961)
https://youtu.be/JXbNpQY4-nM

Percussion Bitter Sweet è un disco fortemente contraddistinto dalla tematica della lotta per i diritti civili dei neroamericani. Segue l’uscita di Freedom Now Suite (1960), altro capolavoro del batterista Max Roach. I riferimenti politici sono molteplici: il brano iniziale è un omaggio al leader nero, sindacalista e scrittore di origine giamaicana Marcus Garvey, mentre “Tender Warriors” è dedicato ai militanti della non violenza.
Max Roach è considerato uno dei più importanti esponenti del suo strumento nella storia del jazz; secondo alcuni è stato in assoluto il più grande batterista di tutti i tempi. Ha sempre sostenuto la causa per i diritti delle persone di colore e questo gli costò l’inserimento nella “lista nera” dell’industria discografica statunitense.

📚 PIERPAOLO PASOLINI
Lettere luterane
Commento di Maura Maioli

La scelta questa volta è dovuta al fatto che potremmo parlarne a buon diritto come di un outcast. Non tanto nel senso del fuorilegge, quanto dello scomodo. Dunque Pasolini, Lettere luterane, una raccolta di scritti usciti sul Corriere della Sera. Non è un romanzo, ma la deroga è coerente con la premessa. Basterebbe il primo testo “I giovani infelici”, con quell’idea che le colpe dei padri purtroppo cadono sui figli (e i figli devono riuscire a liberarsene) per renderlo rivoluzionario. Io non dimenticherò mai il passaggio in cui Pasolini scrive che le tende mute di un salotto borghese sono la più potente forma di educazione perché ad esse non si può opporre replica.

#FanoJazz #Letteraria #NarrazioniJazz

#iorestoacasa: Fano Jazz Network e Premio Letteraria invitano all’ascolto e alla lettura (3)

#3 NARRAZIONI IN JAZZ 📚🎷
(al tempo del virus)
#iorestoacasa, ascolto jazz e leggo.

I brani musicali sono scelti da Adriano Pedini (Direttore Artistico Fano Jazz Network), le letture abbinate selezionate da Maura Maioli (Direttrice artistica di Premio e Giornate di Letteraria).

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🎷 JOHN COLTRANE
A Love Supreme (1965)
https://youtu.be/ll3CMgiUPuU

A Love Supreme, capolavoro assoluto di John Coltrane, è stato concepito come una preghiera. In effetti, lʼelemento spirituale del disco è qualcosa su cui è impossibile sorvolare: basta dʼaltronde la poesia che Coltrane fece stampare tra le note di copertina dellʼalbum e che si conclude con un perentorio “ALL PRAISE TO GOD”.
Inoltre grazie alle strutture modali e all’utilizzo di strutture melodiche e ritmiche provenienti da tradizioni lontanissime come quella indiana e quella afro-cubana, Coltrane da una parte apriva le porte a quella che in seguito sarà definita World Music, dall’altra proponeva la musica come una forma universale di comunicazione, capace di parlare al cuore di tutta l’umanità, a prescindere dalla cultura. Forse in questa consapevolezza di scrivere una musica “universale” c’è l’aspetto più “contro la guerra” dell’album.

Coltrane stesso lo spiegava nelle note di copertina:

«Mi piacerebbe mostrare alla gente il divino usando un linguaggio musicale che trascenda le parole. Voglio parlare all’anima delle persone.»

📚 JOHN WILLIAMS
Stoner
Commento di Maura Maioli

Da ultimo, un romanzo uscito nel 1965, con qualche successo ma senza grandi strepiti. Per trovare la moltitudine di lettori che merita, ha dovuto aspettare il nuovo secolo e una nuova pubblicazione. Il che già ci racconta come si muove il tempo. L’ho scelto perché lo sta leggendo Adriano Pedini e siamo concordi nel giudizio: soltanto la grande letteratura può rendere straordinaria la più ordinaria delle esistenze. Dunque, Stoner di John Williams.

Come prevedibile, niente di John Williams si trova in rete. Ma, guarda il caso/caos, c’è un compositore che porta lo stesso nome … è quello della colonna sonora di Guerre stellari, di Schindler’s list, di Salvate il soldato Ryan! Urca. Vedete voi se dare un seguito alla coincidenza.

#FanoJazz #Letteraria #NarrazioniJazz