Uno sguardo sulla natura umana e la complessità della vita. Tradurre Liz Moore

Le storie che racconta Liz Moore sono piene di sfumature e ci tengono legati alle pagine. La traduttrice confessa che il primo approccio con la letteratura di Liz Moore non è stato folgorante, anche se ammette che la Moore è maestra nella costruzione dei personaggi. Ada Arduini è divenuta la traduttrice ufficiale nel momento in cui la casa editrice NNE ha acquisito i diritti dell’autrice. Con I cieli di Philadelphia ha cominciato a vedere la Moore con occhi diversi, ad apprezzare l’umanità che la pervade quando descrive le prostitute. La descrizione delle donne di strada ha fatto sì che la Arduini accettasse la traduzione del romanzo in cui è presente una frase che l’ha colpita particolarmente e che parla di un giro di matita nera intorno agli occhi. Anche il romanzo finalista del Premio Letteraria, come I cieli di Philadephia, sarà oggetto di una serie televisiva. Il romanzo si articola su più piani temporali dagli anni 50 al 1975 ed ha le sfumature del giallo, come spesso nei romanzi della Moore. Ada Arduini racconta come spesso si sia confrontata con la revisora riguardo la terminologia usata nella traduzione, come ad esempio quando ha usato la parola poltrona per tradurre l’espressione Adirondac chair. L’ azione del romanzo si svolge in uno dei luoghi più iconici della cultura americana: il summer camp, dove i ragazzi vivono riti iniziatici, fanno amicizie e imparano a rispettare l’autorità. Tradurlo è stato un privilegio, conclude la Arduini, che lo ha tradotto senza averlo letto prima, proprio per godere del piacere della scoperta.