Truffatori, sopravvissuti, scardinati: vi racconto Dan Chaon. Reading di Silvia Castoldi.

L’universo non è benevolo e spesso non ci considera, mentre a volte l’universo ci guarda e al mondo succedono più cose brutte di quanto immaginiamo. In “La volontà del male” un terribile delitto compiuto nel passato si trasforma in un’ossessione. È un romanzo labirinto in cui ci si perde. Il lettore viene continuamente spiazzato, c’è sempre l’illusione della comprensione sia da parte dei personaggi che da parte dei lettori. Questi credono di aver capito le dinamiche ma, man mano che i personaggi parlano, il punto di vista si capovolge; i personaggi e lo stesso traduttore vanno alla deriva a causa dalla frammentarietà, anche se poi c’è una spiegazione data dagli eventi tragici successi nel passato. Diventa sempre più difficile distinguere tra realtà fantasia e allucinazione. Alla fine del romanzo il lettore dovrebbe trovarsi in una posizione privilegiata, mentre in realtà non sa tutto dei personaggi, si trova in mano le tessere di un puzzle le cui tessere si incastrano in modi diversi o non si incastrano affatto.